Con un inconfondibile stile Futurista e la caratteristica pulizia delle linee, l’Artista toscano Marcello Giusti, con tale opera intende omaggiare la sua terra. In questo caso il suo intento è quello di rendere limpida e potente l’unione fra lui e la sua regione. La forza e la semplicità genuina della Toscana vengono trasmesse tramite un abbraccio indissolubile che cattura al primo sguardo. Come una catena non si può spezzare… così la forza unisce questa terra alla gente con un legame solido e protettivo.
Il Maestro (1924- 2019) fu allievo di Pietro Parigi, uno dei maggiori incisori del Novecento e amico di Ottone Rosai e Corrado Cagli, esponente di spicco dell’espressionismo italiano e dell’arte aniconica, dopo le sue incisioni giovanili, policrome e in bianco e nero, è divenuto un artista importante nella pittura, nella xilografia, nel disegno, nella scultura e in vari adattamenti materici e funzionali: dai successi nella rilettura in chiave moderna della tradizione classico rinascimentale italiana, improntata alla pittura di Paolo Uccello e Piero della Francesca, fino alla partecipazione alle maggiori rassegne espositive ed in numerose mostre personali e collettive sia in Italia che all’estero, in particolar modo in Germania.
Nel 1946, nel 1948 e nel 2011 espone alla Biennale di Venezia e nel 2011 riceve anche il Premio delle Arti Fiorentini nel Mondo. Artista legato profondamente alla sua terra, molti dei suoi capolavori adornano città della Toscana. Per molti anni è stato residente a Terzano, frazione collinare nel Comune di Bagno a Ripoli.
Litografia – Prova d’Autore firmata e numerata 5/7 .
Dimensioni: Immagine – L. 48.5 cm x H. 68.5 cm, Con cornice – L.55 cm x H. 75 cm , Spessore cornice 3 cm
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