L’opera redatta nelle officine G. Ricordi & C. di Milano, è stata cominciata nel 1927 ed autorizzata alla stampa nel 1929. Si compone di due volumi rilegati artigianalmente, con costola rigida e bordi pagina in oro porporino. Il primo volume presenta le tavole politiche, fisiche, stradali e di trasporto, oltre che dettagliate delle città. Le tavole, sebbene il libro sia “over size”, sono estremamente grandi, ed in formato ripiegabile.
Si compone di 170 tavole principali e 130 carte parziali ed in via di sviluppo (data l’epoca), ovviamente i confini statali e le linee principali erano ben differenti dalle odierne. Il secondo volume raccoglie gli indici delle tavole ed i nomi della cartografia utilizzata nel primo volume.
Il secondo volume contiene inoltre i certificati di proprietà letteraria ed artistica, la data di registro e l’anno di edizione. In prefazione (quinta pagina) la lettera di dedica al capo del governo d’Italia, che lo aveva commissionato, Benito Mussolini. Da tale lettera si evince che l’opera presente, voluta completa e d’eccellenza, costò ben 10 anni di lavoro. (dal 1917 al 1927)
La maestosità di quest’opera si completa con la collana “ Le vie d’Italia” composta da 7 fascicoli, contenenti 53 tavole redatte nel 1923, sulle quali è rappresentata l’intera rete di mobilità (strade, ferrovie, porti etc…) del regno d’Italia dell’epoca. Questa raccolta topografica è completa ed in ottimo stato.
Sul retro delle tavole, così come sui raccoglitori, sono riportate a stampa le pubblicità aziendali dell’epoca… Molte di quelle aziende che allora nascevano come piccole realtà locali ed artigianali, oggi sono realtà multinazionali, mentre altre sono scomparse.
Completa il tutto la ricevuta con il ringraziamento per l’acquisto.
L’opera in due volumi non era in vendita, ma riservata unicamente ai soci vitalizi del T.C.I., ed ai membri del governo del Regno d’Italia.
La collana “Le vie d’Italia”, era una raccolta di cui ogni fascicolo (7 fascicoli in tutto) costava nell’anno 1923 Lire 120 in Italia (pari agli attuali Euro 115), mentre all’estero il prezzo raddoppiava in Lire 240 (pari agli attuali Euro 230) caduno.